Dopo l’azzeramento della fine anni 50 inizio anni sessanta del secolo scorso, qualcuno cerca di ricostruire. Punto fermo le intuizioni i dei vari Burri, Fontana, Manzoni … e altri rappresentano ancora dal punto di vista strutturale le avanguardie da cui partire, soprattutto per quel che riguarda la vitalità del supporto, che diventa parte della rappresentazione stessa. Intuizione fondamentale, dai buchi e tagli di Fontana, alle piegature della tela di Manzoni, Castellani e Bonalumi, alle cuciture dei sacchi e le combustioni di Burri, il supporto non è un ricettore passivo, ma diventa parte integrante e fondamentale dell’opera. Questa è stata la significativa innovazione del secondo novecento.
Penso sia possibile tener conto delle loro intuizioni per proseguire verso un discorso meno radicale, che tenga conto del loro concettualismo estremo per una semplificazione fruibile. Dato che ci esprimiamo usando la materia, non attraverso la parola come in filosofia.